venerdì 23 maggio 2014

La mafia come motore economico

La follia, o la corruzione, sta colpendo tutta l'europa. Dal prossimo 3 Ottobre 2014 per il calcolo del PIL (prodotto interno lordo di una nazione) verranno calcolate anche le attività illecite. Queste nuove attività economiche saranno:
  • prostituzione
  • commercio e spaccio droga
  • lavoro nero

Calcolando anche queste elevate fonti di guadagno per la mafia, il nostro rapporto tra deficit e PIL rientrerebbe nel patto di stabilità europeo, cioè minore del 3% (0.03).
Dal punto dei numeri, aumentando il PIL ci possiamo permettere un deficit maggiore.
Cominciamo col mettere in evidenza che stimare l'illegalità dal punto di vista pratico è difficilissimo, se non ci riesce la polizia, come ci potrebbe riuscire l'Istat?
Ma a cosa porta tutto ciò?
Le attività illecite diventeranno un importante salvagente per l'economia, avranno un peso sempre maggiore e si eviteranno di promulgare leggi che le possano frenare questo motore economico nazionale.
La cosa più sorprendente è che tutte le nazioni europee lo adotteranno, e nessuna sembra paventare la minima resistenza. La tentazione di aggiustarsi i propri bilanci con delle voci difficilmente verificabili è troppo forte.

Il precariato e il lavoro in nero non solo viene incentivato dalle ultime leggi del governo, ma diventa una risorsa per la nazione; una risorsa che pagheremo sulla nostra pelle...

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