giovedì 31 luglio 2014

La silenziosa tragedia degli immigrati

In questi giorni si sono abbassati i toni sugli immigrati, poichè il governo è in fibrillazione sugli emendamenti alle riforme del senato; ma la situazione del continuo sbarco di immigrati clandestini rimane senza sosta.
La questione è molto spinosa, perchè da un lato abbiamo delle persone che provano ad entrare in Italia e in Europa in maniera illegale; dall'altra abbiamo attualmente una luna serie di guerre civili su cui non possiamo chiudere gli occhi, le più vicine: Egitto, Algeria, Eritrea, Angola, Iraq, Afghanistan, Marocco, Palestina contro Israele.
Da una parte non possiamo permette l'immigrazione clandestina, un reato presente in tutte le legislazioni mondiali; dall'altro è un dovere di un paese civilizzato dare rifugio alle persone che fuggono dalla guerra.
Per poter controllare con maggior capilarità tutte le situazioni di ogni persona che chiede rifugio in Italia, c'è bisogno di molto più personale di quello attualmente presente. L'Europa dovrebbe aiutare l'Italia a far fronte dell'emergenza sia economicamente sia fornendo infrastrutture, navi e personale per affrontale questa situazione. C'è poi il dovere di arrestare gli "scafisti", cioè quelle persone senza scrupoli che in cambio di grandi quantità di denaro carico le persone su navi in pessime condizioni da abbandonare vicino alla costa italiana, forzando la marina italiana a salvare le persone da morte certa ed accoglierle in Italia.
Cosa stanno facendo i nostri politici a riguardo? Quante persone devono continuare a morire ogni giorno? Quanto dobbiamo pagare noi italiani, abbandonati dall'europa, per sostenere ogni nuovo immigrato clandestino?
Non è un argomento dove si può essere a favore o contro, ma solo una questione da dover risolvere.



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