lunedì 17 agosto 2015

Sindacati inutili

I principali sindacati italiani non servono a nulla, da anni non proteggono più gli interessi dei lavoratori, ma sono solo una tassa in più per arricchire i dirigenti dei sindacati.
Iscriversi al sindacato non è obbligatorio, ma il lavoratore ingenuamente crede che possa tornargli utile in seguito. La realtà è che quando si presentano difficoltà, il sindacalista è una figura ignorante (nel senso che ignora), pavida e inutile; le classiche risposte sono:
  • non so, le farò sapere... (mai)
  • che ci posso fare? E' un suo problema.
  • perchè viene a chiedere al sindacato per questioni di licenziamento/mobbing/molestie sessuali/ecc. ?
A verifica di tutto ciò il Sig. Fausto Scandola ha denunciato i dirigenti della CISL, accusandoli di assegnarsi degli stipendi milionari invece di spendere quei soldi per la formazione dei sindacalisti, nell'assunzione di avvocati a difesa dei lavoratori o in altri modi più utili.
La CISL non nega il fatto, ma licenzia il Sig. Scandola. Questo è quello che si merita, secondo la CISL, chi cerca di ripulire la propria associazione.
La CISL non è l'unica con questo modo di operare, è solo un esempio attuale. L'associazione sindacale più trasparente sugli stipendi al momento è la FIOM, andate a leggere voi stessi i dati.
Rimane comunque il fatto che chi lavora dentro al sindacato, troppo spesso, crede di aver trovato il posto fisso e non gli interessa di fare alcun ché.
La soluzione, oggi, è di non iscriversi più ai sindacati; la mancanza di soldi li farebbe tornare efficienti.

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